Daniele Romagnoli dà i voti alla stagione 2015: “Petrux ha sorpreso tutti. Grande lavoro del team”
23 Novembre 2015Terzo appuntamento con le pagelle della stagione 2015 di OCTO Pramac Racing. Dopo i voti del Team Manager Francesco Guidotti e di Giacomo Guidotti che dopo aver guidato Yonny Hernandez sarà il crew chief di Scotte Redding nella prossima stagione, oggi è il turno di Daniele Romagnoli che dà i voti al 2015 di Danilo Petrucci, svelando gli obiettivi per il prossimo anno.
Nella sua prima stagione con OCTO Pramac Racing Team, Danilo Petrucci ha stupito tutti facendo registrare una crescita costante che lo ha portato a lottare per l’ottavo posto della classifica mondiale.
Petrux ha iniziato la stagione in sella alla Ducati Desmosedici Gp 14 che ha guidato fino allo straordinario secondo posto di Silverstone. Da Misano l’esordio fortunato sulla Desmosedici Gp 14.2 (sesto posto). Nella stagione 2016 di Motogp il pilota di Terni salirà alla Ducati Desmosedici GP.
Danilo Petrucci ha concluso la stagione 2015 di MotoGp al 10° posto nella classifica generale con 113 punti.
La stagione di Petrux – 8.5
Gli avrei dato 9 e se lo sarebbe meritato perché fino al GP di Misano era a punteggio pieno. Purtroppo Aragon e Motegi hanno macchiato questa straordinaria tendenza anche se ovviamente era difficile chiedere di più. Danilo ha stupito tutti perché nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, è riuscito ad entrare in Q2 10 volte delle quali 3 direttamente, si è classificato 11 volte nella top 10. Poi lo straordinario 2° posto al GP di Silverstone: al box si sono vissute emozioni che tutti hanno visto
Danilo è un vero combattente e pilota da gara, in gara la sua tenacia è stata determinante nel raccogliere quasi sempre il miglior risultato guidando con lucidità e consapevolezza delle proprie possibilità. Tutto questo si traduce in un straordinario 10° posto in classifica finale di questo Motomondiale estremamente competitivo.
La stagione del Team – 8.5
Anche il team si sarebbe meritato un 9 ma nei GP di Catalunya, Silverstone e Motegi non siamo riusciti a trovare un setup soddisfacente. I meccanici hanno svolto un eccellente lavoro, hanno sempre cercato di ottimizzare il setup senza mai accontentarsi di dove si era arrivati, senza mai improvvisare, sempre con la situazione sotto controllo utilizzando razionalità e logica. Un lavoro straordinario soprattutto se abbinato ad un pilota in fase di apprendimento e con le caratteristiche di una nuova moto che a volte possono generare confusione.
Il rapporto con Danilo
Non posso esprimere alcun voto, con Danilo si è subito instaurato un buonissimo rapporto. Ho adottato un metodo già utilizzato in passato, lavorando per piccoli passi, chiari e sicuri: ci sono molte cose che un pilota deve apprendere quando passa ad una nuova moto, per di più una MotoGP, con un team altamente professionale. Si deve cercare di assimilare un poco alla volta e non farsi prendere dalla foga di ottenere tutto subito. E’ molto importante instaurare un rapporto di fiducia. Il pilota deve avere meno dubbi possibili, deve concentrarsi sulla guida. Per questo abbiamo passato molto tempo a studiare i dati di piloti più esperti e veloci e questo è un privilegio che non sempre è disponibile. Poi oltre al lavoro tecnico è molto importante il lavoro mentale che si fa con un pilota. A volte si parla anche di che tipo di atteggiamento è meglio tenere con gli altri piloti, con i media o con i tifosi, oltre che di tempo libero ed hobby. Poi abbiamo una passione in comunque, quella per la mountain bike: pedalare su e giù per dei boschi con Danilo è stato estremamente piacevole.
La tua prima stagione con OCTO Pramac Racing – 9.5
Estremamente felice di lavorare con questo Team! Nessuno di noi aveva lavorato assieme in precedenza, praticamente si è formato un nuovo gruppo, ma direi che soltanto dopo i test invernali eravamo a regime di totale affiatamento. I ragazzi hanno approcciato in modo molto umile ma estremamente professionale ed hanno svolto un lavoro eccezionale. Poi il rapporto con l’altra “metà” è stato perfetto, un grande spirito di Team, ci si è complimentati a vicenda per i risultati ottenuti e c’è ovviamente anche una sana competizione.
I test di Valencia – 8
Il primo test con il nuovo assetto 2016 è andato piuttosto bene. L’obbiettivo principale è stato nel prendere confidenza con la Desmosedici GP e soprattutto con i nuovi pneumatici Michelin. Per questo non ci siamo assolutamente preoccupati dei tempi sul giro ed è stato importante macinare dei kilometri per cercare di capire le nuove coperture, le loro caratteristiche e reazioni. La Desmosedici GP si è rivelata come ci aspettavamo: decisamente superiore alla nostra GP14, soprattutto in termini di maneggevolezza, percorrenza in curva e spinta motore. Il secondo giorno di test è servito inoltre nel cercare una nuova base di setup su cui lavoreremo nei prossimi test di Jerez. In più abbiamo utilizzato il nuovo software unico che chiaramente avrà bisogno di essere migliorato. Ci sarà del gran lavoro da fare quest’inverno ma siamo ottimisti nelle nostre capacità e nel supporto che Ducati ci offre.